Global Forum on Nicotine, a Varsavia l’allarme degli esperti: “Molti sono contrari alle alternative per smettere di fumare”

Dal 21 al 24 giugno è andato in scena a Varsavia il Global Forum on Nicotine 2023: convegno internazionale dedicato all’importanza dei prodotti alternativi contenenti nicotina. Tra questi ovviamente anche la sigaretta elettronica, al centro di questa edizione intitolata “Tobacco harm reduction – the next decade”. Il forum ha riunito 70 esperti internazionali, che hanno parlato davanti ad una platea di delegati provenienti da 80 Paesi.

Sono molti i medici e coloro che lavorano all’interno della sanità pubblica che si sono schierati in forte contrapposizione con le nuove alternative alle tradizionali sigarette, ovvero i prodotti contenenti nicotina, in grado di aiutare i fumatori a smettere di fumare – ha spiegato, nel suo discorso d’apertura, la direttrice del Centro consumatori di Taxpayers Protection Alliance, Lindsey Stroud – L’attendibilità delle loro convinzioni non è sempre basata su prove scientifiche: secondo queste persone, infatti, si dovrebbe optare per un approccio diverso, basato sull’astinenza e su regolamentazioni più rigorose, come la tassazione punitiva”.

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Global Forum on Nicotine 2023, il parere dei relatori presenti a Varsavia

Molte persone che lavorano nell’industria del tabacco e molte altre che operano nella sanità pubblica sono consapevoli che i prodotti alternativi al tabacco sono efficaci per ridurre il danno provocato dal tradizionale fumo di sigaretta, tuttavia non li raccomandano – ha aggiunto Marewa Glover, accademica neozelandese che si occupa di sanità pubblica e specializzata nella cessazione del fumo – Questo approccio deriva da una convinzione moralistica, spesso influenzata dalla religione e quasi mai basata su evidenze scientifiche”. 

John Oyston, anestesista in pensione e attivista per la lotta contro il tabacco, ha parlato di ciò che accade in Canada dove esiste una linea telefonica dedicata a chi ha bisogno di aiuto per smettere di fumare. “Quel che trovo assurdo è che, se ti rivolgi a loro, nessuno ti raccomanda di passare dalle tradizionali sigarette ad alternative più sicure, come le sigarette elettroniche o i prodotti a tabacco riscaldato. Ho quindi l’impressione che, quando si parla di riduzione del danno causato dal fumo, si inneschi un conflitto tra salute pubblica e capitalismo. Questo non dovrebbe avvenire, così come non dovrebbe accendersi uno scontro tra innovazione e profitto e, allo stesso modo, non dovrebbe essere concesso alle grandi industrie del tabacco di avere il pieno controllo su tutti i prodotti contenenti nicotina”. Fonte: Padova News

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