No Tobacco Day e la riduzione del danno da fumo. In Italia l’81,9% di chi usa una e-cig è ‘duale’

No Tobacco Day

I dati forniti dal Ministero della Salute italiano, in occasione del No Tobacco Day, fotografano un Paese di nuovi fumatori: 800 mila in più rispetto al 2019. Tra loro, più donne e più giovani. “Un disastro atteso, già annunciato dai nostri dati pubblicati nel 2020 con uno studio condotto proprio durante la fase acuta del Covid19. Da allora, nessuna politica di prevenzione, nessuna risposta in merito da parte delle autorità sanitarie italiane. Documentare i disastri non è abbastanza, bisogna proporre soluzioni alternative ed efficaci” – così il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR ha aperto i lavori della prima conferenza italiana sulla riduzione del danno da fumo nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania.

Per i pazienti che non riescono a smettere di fumare da soli, passare a prodotti senza combustione migliora lo stile di vita e le condizioni di salute, in quasi ogni ambito già valutato. La riduzione del danno da fumo è un principio riconosciuto dalle più importanti autorità sanitarie internazionali e dovrebbe essere integrato in percorsi di cura e assistenza per tutti quei fumatori che non riescono a smettere con i metodi tradizionali. I relatori si sono impegnati a firmare un documento unico e condiviso volto a proporre soluzioni adatte a sconfiggere il tabagismo nel mondo con soluzioni innovative ed efficaci. 

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No Tobacco Day

No Tobacco Day, aumentano gli utilizzatori di sigarette elettroniche

Come riportato da Ansa dal report emerge anche l’aumentano degli utilizzatori di sigarette elettroniche, che nella grande maggioranza sono ‘fumatori duali‘: l’81,9% di chi usa una e-cig, fuma anche sigarette tradizionali. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali. In Italia, rileva l’Iss, gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono il 2,4% della popolazione, quasi 1.200.000 di persone. Dopo un trend che vedeva negli anni precedenti una diminuzione degli utilizzatori, nel 2022 sembrano essere di nuovo in aumento (erano il 2,5% nel 2017, 2,1 nel 2018, 1,7% nel 2019).

Anche l’incremento dei nuovi prodotti del tabacco, sottolinea l’Iss nel report, ha contribuito ha modificare il trend degli anni precedenti. “Il dato di quest’anno – afferma Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS – ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani. I nuovi prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo“. 

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