Viagger, il nuovo modo di acquistare una vacanza

Il tema del turismo è molto sentito da tutti gli italiani. Con l’arrivo di questa tremenda pandemia, almeno per questa estate sarà infatti più difficile viaggiare. Nonostante tutto, il settore non si è però abbattuto. Anzi, sta invece lottando per rialzarsi e per tornare a sorridere. Ne è convinto anche Glauco Auteri, general manager di Viagger: nuovo player internazionale, che vuole affermarsi nel segmento della distribuzione turistica ridefinendone le regole e modificandone le consuetudini.

Perché è nato Viagger e a chi si rivolge?

Viagger è nato da questa situazione dirompente, dove a causa del Coronavirus anche il modo di vendere e viaggi e vacanze a cui eravamo abituati è inevitabilmente cambiato – spiega Glauco Auteri – Viagger è un’impresa di 4 manager del settore, che hanno deciso di ridefinire un po’ il tradizionale ruolo dell’agente di viaggio e di proporre un servizio di vendita personalizzato e a domicilio. Sarà dunque possibile acquistare una vacanza senza spostarsi dalla propria abitazione, con dei professionisti, degli agenti di viaggio, che saranno a disposizione di chi vorrà fare un viaggio con le loro competenze e con un servizio di prenotazione dedicata. Abbiamo un network di risorse umane molto competenti, che potranno andare a trovare i clienti a domicilio per proporre la vacanza migliore da acquistare“.

Il team di Viagger

Per le prossime settimane si intravede una ripresa per il settore?

Tutti in questo momento di parlano di turismo, c’è una grande voglia di vacanze e di relax, dopo questo periodo di forte tensione legato al Coronavirus. Per il turismo è un periodo difficile, mai nella storia si è verificato un momento del genere che ha portato il settore in una situazione che obbligatoriamente cambierà il nostro concetto di fare vacanza. In queste ore si parla delle nuove normative legate alle spiagge e alla distanza sociale, che è forse il problema più grosso perché il turismo vive di relazioni sociali. Io però penso positivo e ritengo che ci abitueremo anche a questo nuovo modo di fare vacanza, rispettando le regole e le imposizioni che sono a tutela della nostra salute e dunque importanti per tutti“.

Con la paura di volare, può trarre dei vantaggi il turismo italiano?

Secondo me sì, ci sarà una riscoperta del turismo di prossimità e di quei luoghi che a volte diamo per scontati ma che quest’anno potremo andare a scoprire più volentieri. l’Italia ha un patrimonio culturale e turistico infinito. Non c’è Comune, non c’è regione, non c’è luogo che non si porti dietro un pezzo di storia e sicuramente questa situazione imporrà un po’ tutti di vivere il turismo all’interno della nostra favolosa nazione. Mettersi su un aereo sarà un po’ complicato, e quindi spostarsi in Italia con i mezzi propri sarà la tipologia di turismo che probabilmente vivremo questa estate“.

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